Il progetto "Un ponte tra i due parchi" prevede la realizzazione di un ponte tibetano in cavi composto da 6 campate per uno sviluppo totale di circa 800 m. L'emozionante percorso prende il via da una struttura di protezione che ospiterà il personale di controllo e un test di prova che permetterà ai visitatori di comprendere le proprie abilità.
Pronti per l'avventura estrema, si imbocca la prima campata lunga 260 metri al cui termine si resta sospesi sulla gola del torrente a circa 50 metri di altezza, al via la seconda campata e ancora la terza, la quarta e la quinta, fino all'ultima dedicata ai professionisti.
Grazie all'intero percorso, il ponte raggiunge la parete opposta al paese a più di mezzo km di distanza, rimbalza sulla sponda opposta per poi chiudere il tragitto ai piedi di un rocca dalle pareti verticali.
Si raggiungeranno i 70 m di altezza, equivalenti al 26 esimo piano di un grattacielo, e mentre il ponte oscilla, tra una passo e il successivo, c'è il vuoto. Al termine del ponte sarà possibile percorrere una via attrezzata con gradini in tondo metallico e fune di sicurezza, dallo sviluppo prettamente verticale. La via che si sviluppa su 100 metri di dislivello, sbuca su un promontorio panoramico naturale e tramite un agevole sentiero è possibile rientrare in paese. Per il rientro, inoltre, si prevede di rimettere in funzione la mulattiera esistente attrezzandola con pannelli informativi sulle emergenze naturalistiche dei due parchi.
Ma le attrazioni sportive non sono finite, una parete attrezzata per il Free-Climbing permetterà ai principianti, anche bambini, di sperimentare l'attività di free-climbing, mentre una strada ferrata di 550 ml prevede la presenza di gradini in fittone di metallo e cavo di sicurezza per l'intero tracciato fino a raggiungere un punto notevole nell'immaginario del paese: la caverna Scasciata.
Non meno importanti il "Percorso d'acqua" che garantirà la possibilità di praticare una discesa di torrentismo facile nelle acque del torrente Racanello e quello della "Memoria" che permetterà al turista curioso, attrezzato con fune di sicurezza ove necessario, di percorrere un manufatto di archeologia industriale arrivando fino al mulino ove, tramite l'installazione di uno scivolo (toboga) è possibile attraversare l'antica torre di consegna delle acque derivate sulle pale della ruota del mulino, approdando così ai prati della zona di ristoro e relax.